MONDIALI DI CALCIO 2010 – GIRONE C
ALGERIA-SLOVENIA: 0-1
80’ Koren
La Slovenia conquista la sua prima vittoria in una fase finale della Coppa del Mondo battendo 1-0 l'Algeria e si porta in testa al girone C dopo l'1-1 tra Inghilterra e Stati Uniti.
Partita brutta, giocata a ritmi molto bassi, e decisa da due episodi censurabili, entrambi dei nordafricani. Al 27' della ripresa l'espulsione del "senese" Ghezzal, capace di beccarsi due gialli nei 15 minuti passati in campo nella ripresa e al 80’ il gol partita di Koren. Più che merito del tiro da fuori del giocatore in verde, però, la rete va a demerito del portiere dei nordafricani Chaouchi. Che, come il collega inglese Green ieri sera contro gli Usa, commette un incredibile errore facendosi passare il pallone sotto le braccia.
Una cosa è certa: Jabulani, il pallone di Sudafrica 2010, non c'entra. Dopo l'erroraccio dell'inglese Green contro gli Stati Uniti, l'algerino Chaouchi è riuscito a fare peggio. Il numero 16 dei nordafricani si tuffa alla sua sinistra come per respingerla coi pugni ma la manca clamorosamente, salvo poi raccoglierla in fondo alla rete.
ALGERIA-SLOVENIA: 0-1
80’ Koren
La Slovenia conquista la sua prima vittoria in una fase finale della Coppa del Mondo battendo 1-0 l'Algeria e si porta in testa al girone C dopo l'1-1 tra Inghilterra e Stati Uniti.
Partita brutta, giocata a ritmi molto bassi, e decisa da due episodi censurabili, entrambi dei nordafricani. Al 27' della ripresa l'espulsione del "senese" Ghezzal, capace di beccarsi due gialli nei 15 minuti passati in campo nella ripresa e al 80’ il gol partita di Koren. Più che merito del tiro da fuori del giocatore in verde, però, la rete va a demerito del portiere dei nordafricani Chaouchi. Che, come il collega inglese Green ieri sera contro gli Usa, commette un incredibile errore facendosi passare il pallone sotto le braccia.
Una cosa è certa: Jabulani, il pallone di Sudafrica 2010, non c'entra. Dopo l'erroraccio dell'inglese Green contro gli Stati Uniti, l'algerino Chaouchi è riuscito a fare peggio. Il numero 16 dei nordafricani si tuffa alla sua sinistra come per respingerla coi pugni ma la manca clamorosamente, salvo poi raccoglierla in fondo alla rete.
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