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mercoledì 2 giugno 2010

Le grandi favorite: il Brasile di Dunga


Iniziamo questa marcia di avvicinamento al Mondiale sudafricano, analizzando una per una le grandi favorite per la vittoria finale. Come prima formazione ho scelto il Brasile "pentacampeon", squadra che vanta più successi nella manifestazione ma il cui ultimo sussulto risale alla rassegna nippo-coreana del 2002, quando sconfissero in finale la Germania con una doppietta di Ronaldo.

Tra tagli eccellenti e scelte non unanimemente popolari, i 23 selezionati da Dunga sono i seguenti:

Portieri: Julio Cesar (Inter), Doni (Roma), Gomes (Tottenham)

Difensori: Maicon (Inter), Daniel Alves (Barcelona), Lucio (Inter), Juan (Roma), Luisão (Benfica), Thiago Silva (Milan), Gilberto (Cruzeiro)

Centrocampisti: Michel Bastos (Lyon), Gilberto Silva (Panathinaikos), Felipe Melo (Juventus), Josué (Wolfsburg), Elano (Galatasaray), Ramires (Benfica), Kleberson (Flamengo)

Attaccanti: Kaká (Real Madrid), Julio Baptista (Roma), Robinho (Santos), Nilmar (Villareal), Luís Fabiano (Sevilla), Grafite (Wolfsburg)


Riserve: Diego Tardelli (Atletico Mineiro), Ganso (Santos), Carlos Eduardo (Hoffenheim), Marcelo (Real Madrid), Alex (Chelsea), Ronaldinho (Milan) e Sandro (Internacional).

Nonostante le esclusioni di Pato, Ronaldinho (che comunque è nell'elenco delle riserve), Adriano e Diego, Dunga dispone di una squadra assolutamente straordinaria.

In porta Julio Cesar rappresenta una garanzia assoluta, mentre il binario di destra vede un sovraffollamento: Maicon e Dani Alves (averne due così in azzurro) si giocano una maglia, con l'interista che comunque parte titolare e il blaugrana che potrebbe essere impiegato anche come ala destra. L'altra fascia vede Gilberto come unico interprete puro del ruolo, mentre per la coppia centrale accanto al capitano Lucio c'è semplicemente l'imbarazzo della scelta tra Thiago Silva (annata strepitosa), Luisao e Juan.

A centrocampo Melo sarà il mediano davanti alla difesa, ovvero nel ruolo che meglio interpreta e che lo aveva consacrato nell'ultima Confederations Cup come uno dei migliori elementi in quel ruolo. Accanto allo juventino, Gilberto Silva dovrebbe completere la "cerniera" che dovrà supportare la fantasia di Kakà, Elano, Robinho e del terminale offensivo Luis Fabiano "O Fabuloso". Attenzione comunque a Nilmar, giovane talento che potrebbe essere la vera rivelazione della rassegna iridata.

Sembra superfluo rimarcare lo strepitoso potenziale offensivo di cui dispone la Seleçao, ma la novità è che stavolta anche il tradizionale punto debole verdeoro, ovvero la retroguardia, è invece di primissimo livello. Un portiere di sicuro affidamento, difensori centrali tra i migliori in circolazione, corsie esterne da paura, oltre ad un filtro a centrocampo che potrà essere assicurato dal grande lavoro dei due mediani.

Inseriti nel girone G assieme a Portogallo, Corea del Nord e Costa d'Avorio, i sudamericani non avranno sicuramente un compito semplicissimo, ma alla fine credo che non avranno troppe difficoltà a fare 7-9 punti e vincere il girone. I problemi maggiori, visto il potenziale devastante dei verdeoro, saranno tutti degli avversari.

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