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sabato 5 giugno 2010

Le grandi favorite: la Spagna di Del Bosque


Semplicemente mostruosi. E' questo l'aggettivo che mi viene in mente quando leggo la lista dei convocati delle Furie Rosse, campioni d'Europa in carica e veri favoriti del mondiale insieme al Brasile.

Sono lontani i tempi in cui gli iberici recitavano ruoli da protagonisti annunciati alla vigilia di ogni singola manifestazione, salvo poi sciogliersi puntualmente una volta chiamati a dimostrare il proprio valore. Anche perchè, diciamocelo, una squadra così la Spagna nella sua lunga storia non l'ha mai avuta.

Portieri: Iker Casillas (Real Madrid), José Reina (Liverpool) e Victor Valdes (Barcellona).

Difensori: Raul Albiol, Alvaro Arbeloa e Sergio Ramos (Real Madrid), Joan Capdevila (Villareal), Carlos Marchena (Valencia), Gerard Piquè e Carles Puyol (Barcellona).

Centrocampisti: Xabi Alonso (Real Madrid), Sergio Busquets, Xavi Hernandez e Andrés Iniesta (Barcellona), Javi Martinez (Atletico Bilbao) e Cesc Fabregas (Arsenal), David Silva (Valencia)

Attaccanti: Juan Manuel Mata (Valencia), Fernando Llorente (Atletico Bilbao), Jesus Navas (Siviglia), Pedro Rodriguez e David Villa (Barcellona) e Fernando Torres (Liverpool)

Già alla voce portieri, c'è solo l'imbarazzo della scelta tra Casillas, Valdes e il comprimario Reina, che comunque è pur sempre il titolare del Liverpool. Se Del Bosque pescasse a caso, cascherebbe comunque bene, questo è sicuro.

La difesa è granitica, con Piquè e Puyol che verosimilmente saranno i centrali, senza dimenticarsi comunque di Albiol e Ramos, che Mourinho considera tra i migliori centrali al mondo anche se la sua duttilità lo ha spesso dirottato in fascia. Sulle corsie, oltre a Ramos, l'altro madrileno Arbeloa e Capdevila assicurano una buona propulsione, anche se certamente non sono gli esterni difensivi il piatto forte della casa.

Piatto forte che è senz'altro il centrocampo. Viene da chiedersi come sia possibile aver sommato tanta qualità in un solo reparto, roba che nemmeno il tradizionalmente stellare Brasile è riuscito a fare quest'anno. Fabregas, Xavi, Iniesta, Silva e Xabi Alonso, cinque professori dei rispettivi ruoli tutti nella stessa rappresentativa, con il delicato compito per il ct di schierarne probabilmente solo 4: è capitato che a rimanere inizialmente fuori fosse Fabregas, ma davvero anche qui è talmente alto il tasso tecnico che comunque scelga Del Bosque la cifra tecnica sarà comunque elevatissima.

Passiamo al reparto offensivo: anche qui c'è tanta roba, giusto a rafforzare l'impressione iniziale che questa Spagna può davvero far gol quando le pare, e come le pare. Due cecchini come Villa e Torres, che col tempo hanno imparato a coesistere, e soluzioni alternative come lo strepitoso Pedro visto quest'anno a Barcellona, il bomber basco Llorente, il valenciano Mata e la stella del Siviglia Jesus Navas.

Inseriti nel girone H insieme a Svizzera, Honduras e Cile, gli iberici non potranno che aspirare alla posta piena: 9 punti, e poi il rischio di prendere subito Portogallo o Brasile, per un ottavo di finale che non si preannuncia dei più semplici. Come già detto per i verdeoro, le Furie Rosse dovranno comunque preoccuparsi principalmente di sè stesse, perchè dispongono di un arsenale talmente grande che potenzialmente un posto in finale è già loro. Certo è che la teoria è una cosa, la pratica ben altra: la strada è lunga, ma averne, di fenomeni così..

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