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domenica 20 giugno 2010

MEDIOCRE ITALIA. MEGLIO INIZIARE A PREPARARE LE VALIGIE


MONDIALI DI CALCIO 2010 – GIRONE F
ITALIA-NUOVA ZELANDA 1-1
7’ Smeltz (N) - 29’ Iaquinta (I) rig.
Dopo il pareggio contro il Paraguay (che i soliti giornalisti lippiani hanno fatto passare per un punto prezioso con un avversario diventato improvvisamente forte) l’Italia era attesa dal riscatto contro una modesta Nuova Zelanda, cenerentola del girone e nazionale di livello nettamente inferiore rispetto ai campioni del mondo in carica.
Ma questo è il Mondiale delle sorprese. E così dopo appena 7 minuti la Nuova Zelanda fa in vantaggio. Poco male, siamo pur sempre l’Italia e abbiamo 83 minuti più recupero per ribaltare e infatti prima della mezzora Smith trattiene lievemente De Rossi che si esibisce in uno splendido tuffo alla Cagnotto e l’arbitro assegna il rigore. Iaquinta dal dischetto non fallisce. 1-1 e partita ormai in discesa per gli azzurri che devono solo trovare il gol del sorpasso. E per trovarlo Lippi, che inizialmente schiera in avanti Pepe-Gilardino-Iaquinta si affida a Di Natale, a Camoranesi e a Pazzini. Ma inutilmente. Se si escludono due bei tiri di Montolivo (uno dei quali prima del pareggio) in 90 minuti l’Italia dimostra tutta la sua sterilità.
E così finisce 1-1. L’Italia deve accontentarsi di un misero punto che la tiene ancora in corsa. Ma giovedì contro la Slovacchia i ragazzi azzurri dovranno vincere.
Si può dare la colpa alla sfortuna, consolarci col fatto che le altre big non se la passano meglio, ma a conti fatti la nostra nazionale rimane molto deludente.
E’ evidente che Lippi abbia un po’ perso il timone del comando e che abbia fatto i suoi errorini. E’ un caso che il migliore degli azzurri in queste due partite sia stato Montolivo che non doveva nemmeno arrivare qui? E perché continua a tenere in panchina il capocannoniere del nostro campionato? Inutile poi sottolineare come un Cassano o un Balotelli, due teste calde ma capaci di risolvere la partita, sarebbero servite a questa Italia.
Continuo a nutrire dubbi sulla forza di questa nazionale. Per quanto si è visto finora (qualificazioni incluse) non credo che faremo molta strada. Non chiudiamo le valigie ma, fossi nei nostri ragazzi, inizierei a prepararle.

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