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lunedì 14 giugno 2010

OLANDA FORTUNATA. L'HONDA GIAPPONESE SUL CAMERUN

MONDIALI DI CALCIO 2010 – GIRONE E
OLANDA-DANIMARCA 2-0
46’ aut. Poulsen(D) - 85’ Kuyt (O)
L'Olanda conquista i suoi primi tre punti al Mondiale battendo la Danimarca grazie a un'autorete e a un gol di Kuyt. Sorride, quindi, la formazione "orange", mentre i danesi incassano un'amara sconfitta.
Convince poco, però, l'Olanda. Gli olandesi, che non regala spettacolo e prova a fare qualcosa solo nella parte finale della partita. Merito anche di una Danimarca attenta e ordinata ma, anche lei, poco pungente in attacco. Tra gli arancioni in campo insieme Sneijder, Van der Vaart e Van Persie, mentre Robben resta in panchina.
Primo tempo senza emozioni ma a sbloccare la partita ci pensa S. Poulsen che al primo minuto del secondo tempo devia di testa un pallone in area di rigore sulla schiena di Agger. Palla che termina in rete e vantaggio per l’Olanda. Danimarca che non riesce a ripartire e a trovare il goal del pareggio.
L’Olanda si rende pericolosa solo negli ultimi minuti di gara quando trovano il raddoppio con Kuyt, abile nel ribattere in rete dopo il palo di Elia, e sfiorano anche il 3-0.
Danimarca molto sfortunata. Dopo un primo tempo molto attento e preciso dei giocatori di Olsen, la partita viene decisa da un autogol di Agger. Sul tabellino finisce lui ma il responsabile è Simon Poulsen che di testa prende in pieno la schiena del suo compagno di squadra.
Olanda fortunata e poco convincente. Questa squadra ha buone potenzialità ma oggi non si sono viste.

GIAPPONE-CAMERUN 1-0
39' Honda (G)
Il Mondiale dell'Africa sorride all'Asia. Dopo il 2-0 della Corea del Sud contro la Grecia, ecco il successo del Giappone sul Camerun. Decide il gol di Honda, stella del Cska Mosca, al 38' del primo tempo. La squadra di Okada, pur senza mostrare grandi capacità tecniche, è apparsa più organizzata e concreta dei leoni indomabili di Le Guen, a cui il ruggito è rimasto strozzato in gola.
Delude il Camerun di Eto'o ( che Paul Le Guen schiera lontano dall'area) al debutto in questo mondiale, nel quale i “leoni Indomabili” avevano promesso di stupire. Il Giappone, più cinico, più fortunato, ma anche più disposto a giocare razionalmente, raggiunge invece la sua prima vittoria mondiale, se consideriamo solo le partite giocate dai nipponici “lontano da casa” (e quindi escludendo quelle dei mondiali nippo-coreani).

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